Descrizione
Secondo Domenico De Rossi la chiesa rupestre sarebbe stata scoperta nel 1923 e murata nel 1931 ad opera degli Amministratori comunali dell‟epoca. Certamente fu riscoperta nel 1955 e dal 1957 è stata oggetto dinteresse da parte degli studiosi.
La Cripta, forse con funzione di cappella privata, legata alla tradizione rupestre, presenta affreschi raffiguranti i Santi guerrieri Giorgio e Teodoro e probabilmente S. Parasceve. Presenta iscrizioni in greco. Non vi sono indizi certi circa la datazione che forse è da porre intorno all'XI secolo.
La chiesa rupestre, sorta con ogni probabilità durante la diffusione del culto di San Pietro la cui immagine è raffigurata sul primo pilastro di fronte all‟ingresso, ha fatto ipotizzare ad alcuni studiosi (Falla Castelfranchi) che la sua originaria intitolazione fosse in onore del principe degli apostoli. Tale ipotesi è rafforzata da un diploma di Federico II di Svevia del 9 giugno 1219 in cui si cita una “ecclesia Sancti Petri de Curse” che l'imperatore dona a Tancredi degli Annibaldi, arcivescovo di Otranto.
La localizzazione nella parte più antica del paese potrebbe indurci a ipotizzarla come l'antica sede della chiesa parrocchiale successivamente spostata nel sito attuale in seguito alla costruzione della residenza feudale che spostò l'asse di sviluppo urbano in direzione della residenza del feudatario.
Le pareti della chiesa rupestre sono in buona parte decorate da affreschi di buona fattura, con santi olosomi e simboli liturgici, di stretto ambito italo - greco. Tutt'intorno ai muri perimetrali spicca un subsellium e due soli pilastri reggono le coperture piane. Lungo la zona nord dell'invaso rupestre una nicchia cilindrica permette di ipotizzarne l'uso a granaio precedente la chiesa rupestre. L'orientamento originario dell'accesso all'ambiente ipogeo era rivolto verso est ma attualmente risulta interdetto da una muratura posticcia che ne vieta l'accesso